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Sai Come Vedere e Cogliere Un’Opportunità?

Adri
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Adriano Style, Buoni Consigli, Business, Social Marketing

Ogni giorno perdiamo occasioni favorevoli ed opportunità che non sappiamo vedere. Ecco perché non le vediamo e come allenarci a riconoscerle.

Un esperimento scientifico ed una serie di piccole accortezze per allenare il cervello a vedere e cogliere le opportunità che ci sfuggono nella maggior parte della giornata. Per vedere le occasioni e sfruttare le situazioni nel modo migliore ci serve una particolare predisposizione che può essere allenata.

Ciò che vediamo dipende per lo più da ciò che cerchiamo.

Si si, certo… ma io sono sicuro di essere particolarmente attento e di non perdermi nessuna opportunità che mi capita davanti.. Davvero?… Continua a leggere e scoprirai che non è così.

Esistono alcune regole per cambiare le convinzioni che scopriamo dannose per la nostra crescita spirituale, personale e professionale.  Il nostro cervello tende a cancellare alcune informazioni, e questo succede anche con la nostra vista.

Ovvero ci impedisce di vedere e notare nelle situazioni che ci capitano, cose, oggetti o persone che potrebbero essere utili e importanti per noi cancellandole dalla nostra visuale perché diverse, inaspettate ed inconsuete anche se ovvie.

Questo comporta che le opportunità, le occasioni, le situazioni favorevoli o le “idee azzeccate” accessibili ogni giorno per tutti noi, semplicemente vengono negate hai nostri occhi, quindi se non possiamo vederle, l’intuito non è stimolato e non le cogliamo.

Possiamo però allenarci per vedere tutte le opportunità che stiamo perdendo:

Secondo Te, nel 1492 quando Cristoforo Colombo scopri l’ America, gli indiani videro le tre caravelle?…

No.. e non perché gli indiani fossero ciechi o non fossero li a guardare chi appariva all’orizzonte, ma perché semplicemente non siamo tutt’ora capaci di vedere quello a cui non crediamo e che non possiamo immaginare.

La nostra idea di impossibile, improbabile e diverso ci toglie delle possibilità.

Se oggi scendessero degli alieni e fossero completamente diversi da come li abbiamo sempre immaginati e visti sui documentari o sui film di fantascienza, probabilmente non potremmo vederli perché non siamo programmati a riconoscere quello che non fa parte del nostro bagaglio di esperienze e cultura o che non immaginiamo possibile.

Pensaci un attimo.. Sei certo di poter vedere una cosa che non ti aspetti e che non immagini nemmeno?

Fino a qui, anche se la Fisica Quantistica conferma la cosa, possiamo parlare di considerazioni più o meno legittime e peronali, ma il prossimo esperimento scientifico potrebbe lasciarti veramente interdetto… come è successo a me.

In questo video alcune ragazze si passano delle palle, osserva con attenzione e prova a concentrarti su quanti passaggi di palla fanno fra loro:

13?..15? 16 volte?… Come avrai capito non è quello che l’esperimento voleva dimostrare.

Durante i passaggi di palla fra le ragazze, è passato in bella vista un gorilla che si è fermato ed ha addirittura salutato.. Lo avevi notato?…Probabilmente no, come la maggior parte degli adulti a cui ho fatto vedere il video per testarlo.

Sai una cosa invece?.. Ho fatto vedere il video ad alcuni bambini e tutti hanno visto subito il gorilla e si sono divertiti parecchio sebbene stessero contando i passaggi di palla.

Quello che non ci aspettiamo di vedere, non lo vediamo…

Cosa pensi ci capiti con le opportunità che ci stiamo perdendo tutti noi?… La stessa identica cosa.

Quando siamo concentrati o cerchiamo una cosa, il nostro cervello ci impedisce di vederne altre. E questo è confermato scientificamente, cioè è un esperimento ripetuto in presenza di esperti che ne confermano la riuscita.

Perché succede questo?.. Perché bambini lo vedono e noi no?…

E’ un’illusione della nostra mente.

> gorilla = vedere oppostunità

Dal libro di Richard Wiseman- Dov’é il Gorilla – “Impara a cogliere qualsiasi opportunità che la vita ti offre” si evince che:

Nel bulbo dei nostri occhi esiste una zona d’ombra, un punto buio nel quale siamo incapaci di vedere il mondo. Per semplice adattamento la mente riempie questi spazi vuoti con elementi dell’area circostante ed elimina (Cancella) qualsiasi oggetto o persona che abbiamo davanti che sia inconsueto e imprevisto.

Allo stesso modo, ognuno di noi ha delle zone d’ombra psicologiche che possono indurci a trascurare e cancellare opportunità, soluzioni, occasioni evidenti che potrebbero veramente cambiare e migliorare la nostra vita, esattamente come succede quando seguiamo uno scopo, un obiettivo o Desiderio.

La capacità intuitiva di riconoscere l’ovvio è stata una peculiarità che ha portato personaggi come Isaac Newton, Leonardo da vinci, Albert Einstein, Gutenberg, Henry Ford ecc ecc…a grandi conquiste sia in ambiti scientifici, industriali ed economici.

Eppure i cambiamenti oggigiorno avvengono in modo sempre più veloce e generano un contesto fluido, difficile e capriccioso, le occasioni ed opportunità si presentano oggi molto più pressate e passano senza tornare.

Ecco che in questo spazio imprevedibile e competitivo abbiamo necessità di saper afferrare ogni cambiamento per non restare indietro e subire questo passaggio inermi, sia personalmente sia professionalmente.

L’esperimento del gorilla dimostra che se ci concentriamo per abitudine o per dovere su una certa cosa, irrimediabilmente perdiamo la capacità di vedere l’inusuale, l’imprevisto ed ancora peggio l’Ovvio.

Quali sono allora le strategie che possono aiutarci ad allenare il nostro intuito a vedere e cogliere le opportunità che passano ogni giorno senza che ce ne accorgiamo?…

Per essere più creativi, pronti alle opportunità, sfruttare quello che capita dobbiamo tornare bambini.

Il cervello umano non è predisposto a vedere l’inaspettato. La mente umana è spesso abilissima nel notare quello che vuole notare. Il problema è che talvolta tende a vedere solo quanto vuole vedere, tralasciando cose evidenti ma inaspettate.

La buona notizia è che è possibile potenziare le capacità di riconoscere le occasioni favorevoli sfruttando la tendenza del cervello a vedere quel che vuole vedere.

Il trucco consiste nel sintonizzare la mente sui tipi di opportunità che volete incontrare o sui problemi che volete risolvere e quindi nel concederle il tempo e la libertà di esaminare l’ambiente circostante alla ricerca di possibili soluzioni o opportunità.

Se il cervello è predisposto ad affrontare un problema passerà inconsciamente al setaccio ogni input e, concentrandosi con calma sulla questione, riuscirà a scorgere, di quando in quando, una soluzione, un’opportunità o un’occasione che avrebbe altrimenti trascurato.

James Watt ebbe l’illuminazione per la costruzione della macchina a vapore mentre osservava un bollitore sul fornello acceso. Fleming trascorse anni tentando di sviluppare antibiotici più efficaci e un giorno si rese conto che un pezzo di muffa finito per errore in una delle sue Capsule Petri aveva ucciso i batteri lì contenuti: era la penicillina.

I fratelli Kellogg dimenticarono un po’ di grano cotto su un tavolo per un po’ e si accorsero che aveva assunto la gradevole consistenza dei fiocchi. E gli esempi e le storie potrebbero continuare.

Sintonizzando la mente su un problema, riflettendoci, smettendo di arrovellarvi e aprendovi a idee nuove e diverse, permetterete al cervello di produrre delle risposte innovative. Pensate ad altro e guardatevi in giro. Preparate la mente e aprite gli occhi. Il potere della prospettiva.

La prospettiva svolge un ruolo essenziale nella determinazione di ciò che captiamo quando osserviamo il mondo e spesso ci consente di cogliere – o non cogliere – certe occasioni e certe opportunità. Qualsiasi persona, oggetto, prodotto, servizio, relazione, situazione, avvenimento, organizzazione può essere osservata attraverso molte ottiche diverse.

Per riuscire a vedere il mondo da prospettive diverse occorre spesso essere in grado di tollerare l’incertezza e accettare un certo grado di sopportazione dell’ambiguità. La mente adotta un particolare punto di vista per diversi motivi: a volte dipende dall’educazione ricevuta, altre volte dalle circostanze in cui ci ritroviamo.

Spesso una certa ottica ci sembra rassicurante sul piano emotivo oppure ogni tanto abbracciamo una determinata visuale perché l’hanno già fatto altre persone e non vogliamo andare controcorrente. Il problema principale è che il cervello, dopo aver guardato la realtà in una determinata maniera più o meno a lungo, trova molto difficile utilizzare una qualsiasi altra prospettiva.

Non pensate di essere sulla strada giusta solo perché è un sentiero molto battuto. Gli esseri umani, esattamente come i gorilla, sono animali gregari e spesso molte persone tentano di cogliere le medesime occasioni o di risolvere i medesimi problemi e avendo tutti, purtroppo, cervelli identici, tendiamo, a causa di questa sorta di mente collettiva e di queste esperienze comuni, a ragionare tutti in maniera analoga.

Quando molte persone hanno in passato già preso in considerazione un problema o cercano di risolverlo nel medesimo momento, hanno tutte la tendenza a ragionare nello stesso modo. Per riconoscere un gorilla sappiamo invece che è spesso necessaria un’ottica inconsueta.

Il riconoscimento di opportunità inaspettate e di soluzioni semplici a problemi complessi, richiede la capacità di vedere il mondo in un’ottica nuova, inconsueta e singolare.

L’avvistamento dei gorilla richiede di esaminare la medesima situazione, il medesimo problema o il medesimo avvenimento da diverse angolazioni e per far questo è necessario non accettare il primo punto di vista che emerge ed esplorare approcci differenti e anche opposti.

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo. Invecchiamo perché smettiamo di giocare.

È necessario mettere in discussione i preconcetti e togliersi i paraocchi, per non restare intrappolati nel contesto nelle esperienze passate o nelle proprie emozioni.

Bisogna essere pronti ad abbracciare una prospettiva che altri non adotteranno, a incoraggiare l’innovazione e l’originalità, a usare un’analogia inconsueta per analizzare le circostanze in modo singolare e cercare dove gli altri non cercano. Occorre avere occhi nuovi e vedere il mondo per la prima volta. Adottare prospettive inedite e originali: saper stare al gioco.

È ora di svegliarsi!

Opportunità

Il cervello è strutturato in modo da rilevare i cambiamenti: una volta che un oggetto diventa familiare non si prende più il disturbo di osservare che cosa ha davanti. Nessuno di voi, salvo i filatelici e i numismatici, presta attenzione a una moneta o a un francobollo del vostro paese, mentre all’estero li esaminerete con maggiore attenzione, perché nuovi e diversi.

Quando la mente gira al minimo, trascura spesso di scorgere opportunità anche evidenti. Se continui a fare le cose come le hai sempre fatte, ciò che ottieni è ciò che hai già.

La capacità di vedere oltre l’ovvio svolge un ruolo essenziale nel mondo degli affari e anche nella vita di ognuno di noi. Motivo di più per rendersi conto di quanto la disattenzione possa influire su quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana.

Gli psicologi hanno mostrato un interesse sempre maggiore verso il concetto di vigilanza, ossia la capacità di prestare attenzione al presente anziché agire e pensare con inerzia. Occorre essere curiosi e non apatici, occorre imparare a stimolare la mente a essere curiosa ogni volta che incontra qualcosa di strabiliante e inconsueto.

Ogni volta che ci imbatteremo in qualcosa di bizzarro e sorprendente e sapremo coglierlo avremo maggiori possibilità di cogliere le opportunità. Di fronte a un avvenimento, a un’esperienza singolare dobbiamo chiederci perché e non passare oltre.

Essendo alla costante ricerca del nuovo e dell’inconsueto, le persone curiose hanno molte più occasioni propizie degli altri.

Avvistare il gorilla vuol dire uscire da un mondo troppo ripetitivo, richiede di essere curiosi e indagatori, di notare l’inatteso e di volerne capire i motivi, di trasformare l’ordinario in straordinario, di domandarsi perché, di essere vigili e ricettivi.

Le piccole opportunità sono spesso il principio di grandi iniziative. Demostene.

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