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Sai Usare il Facebook Marketing Per Creare la Tua Rete di Distribuzione?

Adri
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Buoni Consigli, Network Marketing, Social Marketing

Forse ora è diventata la pagina web più cliccata in assoluto. Moltissime persone rimangono connesse tutto il giorno attraverso i dispositivi portatili. La maggior parte delle aziende possiede la propria fan page e la promuove attivamente, pubblicizzandola in TV o alla radio.

In questa Era ottenere più visibilità vuol dire fare più soldi, per questo motivo Facebook ed il suo engagement rappresentano una miniera d’oro per ogni imprenditore.

CHE COS’È L’ENGAGEMENT SU FACEBOOK?

L’engagement è l’Algoritmo Sacro della Visibilità, tuttavia la visibilità si trasforma in un flusso costante di denaro solo se alla base della nostra strategia di comunicazione è stato costruito un Personal Brand solido.

Avere costruito un Personal Brand significa comportarsi come una marca specializzata nel risolvere una specifica problematica.

Anche se sei su Facebook, SOPRATTUTTO se sei su Facebook, quel Personal Brand deve comunicare “quale problema tu sei in grado di RISOLVERE”.

Direttamente o indirettamente la tua bacheca deve PARLARE ESCLUSIVAMENTE DI ARGOMENTI CORRELATI AL PROBLEMA di cui tu devi rappresentare nella mente dei tuoi potenziali clienti l’UNICA opzione.

Quindi se non utilizzi il tuo account Facebook per posizionare nella mente di un target potenziale la tua marca-personalità conoscere l’engagement servirà a ben poco.

L’engagement è una LENTE D’INGRANDIMENTO capace di puntarti i riflettori addosso. Dopo però i tuoi contenuti devono agire lentamente come un magnete per l’attenzione fino ad insinuarsi nella mente di chi legge.

I tuoi contatti devono cominciare a cercarti. Devono desiderare di ricevere aggiornamenti continuamente. Devi instillare in loro il desiderio di curiosare sulla tua bacheca, consapevole che se vai fuori focus nessuno ti seguirà più.

Se il tuo Personal Brand comunica “ti insegno a lavorare in modo da salvare il tuo tempo in futuro”, non puoi e non devi postare Stati che riguardano la fidanzata che ti ha lasciato, o imprecazioni contro la squadra avversaria, o ricordi d’infanzia.

Io vengo da te perché so che quando atterro sul tuo account VOGLIO RISOLVERE IL MIO PROBLEMA e mi aspetto di trovare indicazioni.

PERSONAL BRAND ED USP NEL FACEBOOK MARKETING

Il Personal Brand acquista potere quando poggia la sua esistenza su quella che nel Marketing si chiama USP cioè Unique Selling Proposition.

Si tratta della PROMESSA che fai al tuo target specifico, e suona così “Pinco Pallino esperto in Network Marketing aiuta studenti universitari a guadagnare 200-300€ in più al mese investendo solo poche ore la settima”.

Cosa puoi fare per i tuoi clienti che la tua concorrenza non è in grado di fare? Cosa hai di differente rispetto agli altri? Per la soluzione di quale problema le persone dovrebbero consegnarti il proprio bancomat?

Il tuo target ti segue per le risposte che saprai dare a queste domande. E quando hai individuato una nicchia di persone interessate alla tua offerta sai già che hai un mucchio di soldi che aspettano di essere incassati.

Il segreto è la costanza. Un Personal Brand acquista forza nel tempo. Più mesi, o anni i tuoi post RIPETONO gli stessi concetti e più acquisterai valore.

Ora che conosci l’importanza del Personal Brand, della USP e dell’Engagement, voglio parlarti di alcuni errori da non commettere se vuoi fare efficacemente Marketing su Facebook. Leggi anche l’articolo: Come raggiungere l’indipendenza economica con il Network Marketing

PRIMO ERRORE DI FACEBOOK MARKETING

Uno degli errori più grossolani che puoi commettere su Facebook, è quello di evitare le prese di posizione per paura degli Haters.

Gli Haters sono dei coglioni generalmente. Una sorta di scappati di casa che non metterebbe su il pranzo con la cena se non avessero l’aiuto dei propri genitori.

Non devi avere paura degli Haters perché gli Haters sono i tuoi ALLEATI PIU’ POTENTI per farti fare cash come se non ci fosse un domani.

E’ grazie a loro che noi riceviamo il nostro engagement quotidiano, il loro odio per l’algoritmo di Facebook vuol dire MAGGIOR INTERAZIONE = MAGGIORE INTERESSE, e quindi zio Mark ti regala tanta visibilità GRATIS.

Mi dispiace dover essere brusco, ma se non sono apparsi sul palcoscenico del tuo business gli Haters l’unico motivo è che ANCORA NON HAI UN BUSINESS.

Certo, puoi startene tranquillo finché non trasformi la tua personalità in una marca da posizionare sul mercato perché gli haters non si prendono la briga di attaccare una commodity, loro hanno in odio le persone di successo. La tranquillità però NON GENERA SOLDI!

Se si desidera essere lasciati in pace meglio provare a mandare il curriculum per essere assunto come impiegato alle poste invece di fare Impresa.

SECONDO ERRORE DI FACEBOOK MARKETING

Altro errore devastante è quello di aggiungere i tuoi contatti in gruppi dove NON hanno chiesto espressamente di far parte.

Aver costruito un Personal Brand presuppone che tu abbia già identificato un target con cui comunicare. Il Targeting è la base delle Relazioni, è un altro nome di una Legge Universale che si chiama Legge di Risonanza o Effetto Diapason.

Quando “fai vibrare” sul mercato il tuo Messaggio, il tuo target per effetto diapason comincia a vibrare sulla stessa frequenza di quel messaggio.

A quel punto le antenne sono tutte puntate su di te, le orecchie del tuo pubblico si aprono e cominciano ad accogliere ciò che dici, ad accettare senza più resistenze il tuo Posizionamento.

Non puoi inserire contatti a casaccio nel tuo Gruppo su Facebook se non hanno vibrato prima con il tuo Messaggio. Devi capire che molestare le persone sui Social, rincorrerle od obbligarle ad ascoltarti sono l’errore più devastante che puoi commettere contro il tuo Personal Brand.

Se poi il tuo sogno proibito è quello di diventare una sorta di peste nera da cui tutti desiderano scappare, beh, in quel caso, solo in quel caso, continua pure a rompere i coglioni e SPAMMA a volontà.

TERZO ERRORE DI FACEBOOK MARKETING

Un altro grande errore quando si fa Facebook Marketing riguarda la Gestione e la Richiesta dell’Amicizia. Molti Networkers ancora non hanno compreso l’importanza di COLTIVARE LE RELAZIONI.

Richiedere l’amicizia su Facebook per un Networker PRO non deve significare, “lo aggiungo e gli appioppo il mio business”. Sul mio profilo personale ad esempio ho tantissimi miei competitors.

No, non sono impazzito. Avendo la loro amicizia posso studiarne le mosse, i progressi o i punti deboli, e perché no? Posso imparare delle cose preziose.

Chiedere l’amicizia inoltre può essere uno strumento strategico per far sapere ad una persona che sul mercato esiste la marca-te-stesso e quale problema è in grado di risolvere. Nel momento in cui ti viene concessa l’amicizia dovrai però rispettare 3 REGOLE ESSENZIALI:

1° REGOLA: NON PARLERAI DEL TUO PRODOTTO O SERVIZIO.

Qualsiasi parola tu possa pronunciare direttamente o indirettamente riconducibile ad un prodotto o servizio ti farà percepire come uno SPAMMER. Se ti è capitato di farlo con me sai già di cosa parlo, ti becchi un BAN irrevocabile in meno di un millisecondo.

Probabilmente questa è l’unica maniera che ti hanno insegnato per fare Networking, sfortuna vuole che facendo così NON stai facendo affatto Networking.

Il Network Marketing NON è un business model basato sul commercio ma un business model basato sulle relazioni e le relazioni sono la cosa più delicata e complicata al mondo.

Una relazione si instaura più facilmente ed è maggiormente duratura se viene costruita sulle “fondamenta del disinteresse”. Se perciò comincio una relazione già con l’idea di venderti qualcosa, beh, non è proprio il massimo del disinteresse.

Devi incidere nel tuo cervello il fatto che la vendita, la sponsorizzazione, la rendita passiva SONO L’EFFETTO DELLA RELAZIONE non la causa. Smetti di guardare le cose alla rovescia. Costruisce relazioni solide ed i soldi non saranno mai un problema per te.

 2° REGOLA: RINGRAZIA, PRESENTATI E STOP!

Ringraziare uno sconosciuto per averci offerto la sua amicizia seppure digitale significa dare valore al suo gesto. Nessuno rimane indifferente davanti ad una persona grata soprattutto se l’atto di ringraziare è accompagnato da un complimento sincero.

Presentarsi ci da l’opportunità di INIZIARE un legame, di instaurare il seme di una relazione spiegando i motivi che ci hanno spinto a chiedere l’amicizia.

Lo STOP! sta per non aggiungere nient’altro in quel momento. Qualsiasi aggiunta sarà fuori luogo e deleteria per il risultato futuro e comprometterebbe la relazione stessa.

3° REGOLA: NON SPARIRE.

L’ultima Regola da rispettare per un corretto uso della Richiesta d’amicizia dice di NON SPARIRE!

Perché?

Un seme non ha solo bisogno di essere piantato ma anche di essere annaffiato. Annaffia periodicamente la relazione SENZA bruciare le tappe e procedendo per gradi. Non avere fretta, l’argomento prodotto o servizio verrà da sé.

Rispettando le 3 REGOLE MAGICHE ti accorgerai che quelle persone a cui avevi richiesto l’amicizia molto tempo prima, saranno loro a farti domande ad un certo punto della relazione. Per loro sarà naturale interessarsi a te visto che tu per primo ti sei interessato a loro.

Nei prossimi paragrafi entreremo nel dettaglio per scoprire come utilizzare efficacemente gli strumenti che Facebook mette a disposizione.

Per moltissimi Networkers infatti non c’è nessuna differenza tra una Pagina Fan su Facebook o la gestione di un Gruppo, tra una Diretta o il caricare un video proprietario o caricarlo da YouTube.

COME SI USA IL GRUPPO SU FACEBOOK?

Il Gruppo Facebook generalmente si usa per fare il nurturing dei propri contatti. A differenza del Blog però, in cui l’Influencer comunica uno-a-molti, un gruppo su Facebook può consentire una maggiore interazione tra i membri del gruppo e consolidare il loro legame.

Il Gruppo su Facebook va SEMPRE gestito con un regolamento interno, altrimenti diventa un pollaio pieno di gente che stramazza. Non puoi e non devi far parlare tutti, ci devono essere dei requisiti da soddisfare prima di poter chiedere l’attenzione del gruppo.

In un Gruppo ben strutturato i suoi membri partono tutti da una stessa logica funzionale, laddove solitamente si condivide il pensiero di alcuni Autori ritenuti per l’appunto fonti autorevoli, e di cui non si devono mettere MAI in discussione i Principi.

Non puoi fare nurturing e quindi nutrire un gruppo di persone completamente a digiuno o incapaci di comprendere il tuo linguaggio. Ogni volta che tu lancerai sul tavolo CUORI, questo genere di utenza ti risponderà a PICCHE, e alla fine non sarai tu a nutrire loro, ma LORO A NUTRIRSI DI TE, della tua energia vitale e del tuo tempo prezioso.

Così operando si attrae nel proprio Gruppo su Facebook un’utenza dal valore inestimabile, in quanto è un’utenza pre-educata e consapevole del tuo Posizionamento.

COME SI USA LA PAGINA FAN SU FACEBOOK?

La Pagina Fan a differenza del Gruppo su Facebook è qualcosa di più istituzionale. Una sorta di bacheca pubblica dove usare una conversazione short, come lo sono solitamente le News.

Tuttavia questo strumento ha anche una funzione segreta, quella di smistare i tuoi leads, i tuoi prospects o i tuoi clienti sulle varie Optin Page, per catturare i loro contatti e “lavorarli” in un Funnel di marketing o di vendita dedicato.

In un altro articolo andrò ad evidenziare l’importanza della Pagina Fan per generare traffico di qualità a pagamento attraverso le Facebook ADS.

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